Storia & Territorio

L'epoca Medievale di Villasimius

Durante il Medioevo Villasimius, allora denominata Carbonara, subì la dominazione del Giudicato di Cagliari, dei Visconti e infine degli aragonesi. Notevoli i resti di quell'epoca, tra cui l'imponente Fortezza Vecchia e le torri di avvistamento fatte costruire da Filippo II

Situata in una posizione altamente strategica nell’angolo sud-orientale della Sardegna, durante il Medioevo Villasimiuscondivise la sorte dei villaggi limitrofi, facendo parte del Giudicato di Cagliari fino al 1258 prima di passare sotto il controllo di Giovanni Visconti e di suo figlio Nino, di Pisa e infine degli aragonesi che decisero di accorpare il paese ai domini feudali della famiglia dei Carroz. Fino al 1862 il paese era denominato Carbonara, poiché la principale fonte di sostentamento dei suoi abitanti era la produzione di carbone ricavato dagli alberi dei boschi circostanti.

 

L’eredità degli invasori aragonesi a Villasimius

 

La dominazione spagnola ha, però, saputo lasciare cospicue testimonianze a cominciare dall’imponente Fortezza Vecchia, una struttura affacciata sul mare costituita da un nucleo a pianta triangolare circondato da quattro torri poligonali. Inoltre, i frequenti raid pirateschi che flagellavano sistematicamente quel tratto di costa spinsero il re di SpagnaFilippo II ad erigere delle torri di avvistamento in grado di controllare e prevenire il triste fenomeno: le più notevoli erano quelle delle isole dei Cavoli, di Serpentara, di Capo Boi, di Porto Giunco, di Guardia di Columbaria e di Cala Pira, nel comune di Castiadas. Nonostante tale accortezza, Carbonara continuò a soffrire di un progressivo spopolamento che sarebbe perdurato fino al tardo Ottocento.

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