
Il Faro di Capo Carbonara
Una delle bellezze territoriali di Villasimius e del suo circondario è la località di Capo Carbonia, sulla cui costa troneggia lo storico faro, attivo sin dal 1917: costituito da una torre rotonda in muratura, il faro è alto ben 120 metri sul livello del mare e può contare su una portata di ben 23 miglia.
La torre della lanterna è alta solo 5 metri e si presenta affiancata ad una struttura scura, utilizzata come alloggio per gli addetti del faro: famose sono, infatti, le storie che ruotano attorno a questa struttura di segnalazione, molte delle quali legate a vicende amorose quali quelle del guardiano Giovanni, abbandonato all’altare dalla sua donna che non volle abitare nella solitudine del faro.
Ma non sempre il finale risulta essere scontato: Giovanni, infatti, viveva con gli altri due custodi di nome Roberto e Guido, da lui considerati come la sua stessa famiglia, con la quale si trovava a condividere il lavoro di guardiano del faro.
Con l’arrivo dell’elettricità i tre iniziarono man mano ad essere trasferiti: restò solo il nostro Giovanni che vide sfumare la sua speranza di trasferimento; secondo la leggenda fu, però, il suo passatempo a fargli trovare l’amore della sua vita: mentre si trovava a pesca, infatti, fu avvicinato da una sirena che lo invitò a seguirlo per l’eternità ed egli, senza troppo pensarci, accettò l’invito.
Quando la Marina Militare si recò sul posto per automatizzare il faro, Giovanni era sparito e nel ritrovare la sua canna da pesca pensarono che fosse stato trasportato via dalla corrente: il faro venne automatizzato e nessuno percorse più la scala a chiocciola che portava sino alla lanterna.
Sebbene questa leggenda apporti romanticismo e curiosità alla vicenda, certo è che il faro di Capo Carbonara ha sempre rappresentato un luogo d’interesse per il territorio, attestandosi ancora oggi come memoria storica della viabilità marittima di questa costa della Sardegna.